Come “domare la rabbia” – come usare la rabbia

 

Ma la rabbia non era pericolosa? Certo! Allo stesso tempo è anche utile!!

Utile??? A che?

Quando siamo arrabbiati, siamo carichi e forti, quindi la rabbia genera un’energia che possiamo adoperare e sfruttarla in modo costruttivo.

Ecco un paio di modi per veicolare la nostra rabbia

Un modo è di darci a un’attività sportiva. Lo sport ha molti effetti benefici non solo a livello della linea ma anche a livello del cervello e del sistema nervoso.

Quando pratichiamo sport produciamo endorfine che oltre a dare uno stato di benessere (le endorfine sono naturali ed hanno gli stessi effetti dei prodotti di sintesi derivanti dagli oppiacei) aiutano il sistema immunitario. Lo so l'ho già detto, mi ripetuto.. Un po' è l'età un po' e che lo ritengo importante...

A me capita di essere più irritabile in momenti in cui sono anche più stanco, stressato, con le difese immunitarie abbassate e con pochissima voglia o energia per praticare lo sport che, al contrario, mi permetterebbe di uscire da questo stadio.

Nel momento in cui sono arrabbiato sono carico di energia!!! Ecco che posso approfittarne per farmi del bene!!

In questo modo posso veicolare la rabbia per praticare un’attività che combatte lo stress, aumenta il sistema immunitario, incide positivamente sull’umore e produce benessere!!!

Un altro modo per usare la rabbia è quello, dopo averla riconosciuta ed abbracciata (vedi l’articolo e il link), di usarla appositamente. Spesso manchiamo di assertività e talvolta ci vuole un “pugno di ferro” con alcune persone la rabbia ci offre l’opportunità di essere più assertivi.

Che vuol dire? Ti faccio un esempio:

Tizio mi deve dei soldi. Ne ho bisogno come il pane e glieli ho chiesti più volte usando il mio classico modo gentile. Mi rendo conto che certe volte ci vuole un tono più convincente. Non uso parolacce (se non è necessario…), ma approfitto del fatto che mi sento arrabbiato per fare tutte quelle telefonate che richiedono uno stato più autorevole e assertivo di pormi. Anche in questo caso uso la rabbia e la sua energia a beneficio della mia assertività ed anche la mia autostima ne guadagna! (vedi il link sul tema autostima-assertività)

Strumenti pratici: ricapitolando usare la rabbia: 1) per trovare l’energia per fare sport. 2) per costruire una comunicazione rispettosa e più assertivà.

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Image: graur razvan ionut / FreeDigitalPhotos.net

2 commenti:

  1. Caro Claudio, grazie per il tuo articolo sul come sfruttare la rabbia per trarne il miglior beneficio...Dopo averlo letto ho riflettuto un pò sul mio modo di gestire e vivere la mia rabbia e mi trovo d'accordo con te nell'incanalarla nello sport, nel mio caso un pò di jogging o una passeggiata "consapevole" a passo veloce, mi aiuta a smaltirla e mi offre più chiarezza mentale dopo...La maggior parte delle volte in cui mi sento "arrabbiata" lo dichiaro a voce alta, a me stessa e alle persone che sono coinvolte con me nella situazione che mi fa sentire "rabbia" e già dichiarando come mi sento la rabbia si acquieta e mi offro uno spazio in cui posso rivolgermi le seguenti domande: "perchè mi sento arrabbiata?", "cosa mi manca in questo momento?", "cosa posso fare per sentirmi più serena?", "mi piace sentirmi arrabbiata?"...Scopro sempre che non mi piace sentirmi arrabbiata, mi piace invece sentire la mia serenità e per rasserenarmi inizio a respirare più lentamente e profondamente, mi ascolto respirare e il mio respiro lento e profondo acquieta la mia mente e spesso mi accorgo che sento rabbia perchè non ho rispettato un mio bisogno durante la giornata, per "stare appresso ad altre incombenze" mi sono dimenticata di me, del mio essere presente a me stessa, ai miei bisogni...Stare nel qui e ora del mio presente onnipresente con gratitudine alla vita per il respiro o soffio vitale che mi anima... Alessandra

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    1. Ciao Alessandra, ho vissuto Il tuo commento come un percorso. Mi sono sentito trasformato mano a mano che lo leggevo! Prima concitato, forse un po’ immedesimato nella rabbia, e poi piano piano più “posato” sino alla meraviglia del “soffio vitale che mi anima”.

      Attraverso la tua esperienza mi sono sentito “autorizzato” a poter decidere di godere del qui ed ora anziché di stare nella rabbia. Mi sembra di leggere delle tappe diverse, che hai legato in un modo che ho vissuto come vivo una bella poesia.

      Mi piace “slegare” e dividerle come fossero gradini che dalla rabbia, che immagino sottoterra, portano all’aria (soffio vitale):

      1) Rabbia, 2) Sfogo (sport), 3) accoglienza e condivisione (dichiarandolo a te e agli altri), 4) presenza e osservazione, 5) Decisione, trasformazione, 6) Elaborazione dell’esperienza, 7) Presenza Onnipresente.

      Mentre “slego” ciò che hai legato così bene da una parte mi da la brutta sensazione di “rovinare” qualcosa di così ben descritto con una mia –e del tutto mia- reinterpretazione, dall’altra mi aiuta a ripercorrerne le tappe quasi a volere ripetere il tuo vissuto sovrapponendolo col mio.

      Grazie

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